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adjecta. 457


     E passa infaticato
sulle città fastose,
sovra le ville ascose,
44sovra il castel merlato,
sul casolar che ride
di sue virtù contento....
Passa solenne e lento
48e dove passa, uccide.

     Sul suo cammin, segnato
dai morti e dai morenti,
alto le umane genti
52mandano un ululato.
L’orror dell’ecatombe
fin la speranza scaccia
e mancano le braccia
56per iscavar le tombe....

     Del cor premendo i moti,
sbarrando gli occhi tardi
inchiodano i vegliardi
60le bare dei nipoti;
col pianto sulle gote
le madri moribonde
piegan le teste bionde
64sopra le culle vote.