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I.


     Poveri versi miei gettati al vento,
Della mia gioventù memorie liete,
Rime d’ira, di gioia e di lamento,
Povere rime mie, che diverrete?

     Ahi fuggite, fuggite il mondo intento
A flagellar chi non l’amò: premete
L’inculto sì ma non bugiardo accento,
Conscie dell’amor mio, rime discrete.

     E se la donna mia ritroverete
Per cui le angoscie della morte io sento,
Voi che il segreto del mio cor sapete,

    Voi testimoni del perir mio lento,
Quanto, quanto l’amai voi le direte,
Poveri versi miei gettati al vento!