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Campioni nel 1360, ella è, si può dire, una Gallerìa messa a oro e a stucchi di rare e squisite Pitture. L’Assunzione di Maria Vergine sopra le finestre del Coro è di mano del Cavagna; ed è Opera sì per la forza del colorito, che per la giustezza de’ dintorni maravigliosa. Gli Appostoli sotto furono nobilmente e con grandezza di stile effigiati da Ercole Procaccini. I quattro Ovati nella volta della Tribuna rappresentanti la SS. Annunciata, la Visitazione, la Nascita del Salvatore, e la Purificazione, sono ragguardevoli parti del famoso pennello di Francesco Bassano. I due Quadri sopra gli Organi esprimenti la Regina Ester davanti ad Assuero, e la gloriosa Impresa di Giuditta, sono spiritose e raffinate operazioni del sudetto Cavagna.

Le Sedie del Coro, e del Presbiterio sono mirabilmente intarsiate di Storie dell’Antico Testamento, e di Geroglifici assai stimati da Gio. Francesco Capodiferro Bergamasco; con fregj, e altri finissimi intagli di Maestro Alessandro Belli similmente Bergamasco, e intagliatore eccellente. Ma di sorpren-

    FECIT HOC OPUS. A questo Campelli ascrivesi ancora la manifattura dell’altra opposta Porta principale. Sopra il vestibolo della prima ornato di bassi rilievi, e sostenuto da due colonne di marmo bianco, che poggiano sui dosso di due simili Leoni, ergesi appoggiata al muro sopra due mensoloni una Guglia marmorea di raro artifizio, in cui entro una nicchia mirasi il Salvatore sedente in trono. Sopra l’opposto che risguarda la Piazza le colonne, i Leoni, e l’Arco sono di marmo rosso di Verona; e in luogo della Guglia vi si veggono due piani con colonne, l’uno all’altro sovrapposto. Il più alto, che è il minore, è ornato delle Statue in marmo Carrarese della Vergine col Puttino, e delle SS. Esteria e Grata dai lati, e di una Piramide in cima al detto piano. Il maggiore più basso mostra nell’arco di mezzo la Statua equestre di S. Alessandro, e ne’ laterali, quelle de’ SS. Barnaba, e Projettizio martire.