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di baldessar capra. 583

piglia il punto C a caso; il che è grande inavvertenza, non gli potendo servire al suo bisogno se non quando la linea prodotta da esso al termine A faccia angolo retto con la linea BA; adunque il punto C è limitato, e non è quodcunque signum, com’egli scrive: noto in oltre, come essendo la distanza A B da misurarsi una linea orizon-tale, come la larghezza di un fiume, dalle parole del Capra non si può intendere che la distanza presa A C sia ancor lei altrimenti che orizontale; perchè se avesse voluto intendere che il termine C fusse elevato ed a perpendicolo sopra ’l punto A della distanza A B, non averebbe detto constitutus in A observabis quodcunque signum C, perchè in aria non si può osservar quodcunque signum, ma più presto dal punto sublime C averia notato qualche segno nell’orizonte. Il dire ancora progressus ad locum C mostra che si ha da camminare in piano, e non a salire; e finalmente, è chiaro che nell’immaginazion del Capra il punto C non è in luogo sublime, perchè se ciò fusse, questa operazione saria per appunto la medesima, nè pur in un sol capello alterata, che quella la quale egli scrive più a basso nel cap. 5. Stanti queste premesse, seguita il Capra, e scrive così: Et observabis quot partes et cuìusnam centenarii, an primi, an secundi secentur a perpendiculo; nam primo si secantur aliquot partes primi centenarii, ut puta 18 tunc mensurabis distantiam AC (non dice altitudinem, come averia detto quando avesse voluto che il punto C fusse stato sublime) et sit, e. g., 12 pedum, sicque institues ratiocinium, si partes abscissae hoc est 18 dant 100 quot dabunt 12 facta itaque operatione, vel per regulam trium, vel per illa, quae cap. 5 tradidimus invenies 662/3 quare inquies distantiam AB esse pedum 662/3. Si autem perpendiculum abscindet partes secundi centenarii, tunc sic proponenda erit quaestio 100 dant partes abscissas quot dabit A G hoc est 12 pedes. Si tertio et ultimo perpendiculum inter duos centenarios cadet, tunc AB esset aequalis distantiae AC quod apprime semper notandum erit. Or qui manifestamente si vede, sì dalla figura, come da quanto è scritto, che il Capra, stando nel punto C, vuole che lo Strumento si costituisca non parallelo all’orizonte, ma per taglio, ciò è eretto, perchè altrimenti il perpendicolo non taglierebbe il Quadrante, nè averebbe uso alcuno; ma se così ha da costituirsi lo Strumento, ed il punto C è nell’orizonte, come taglierà il perpendicolo or l’uno or l’altro centinaio, se è impossibile che ne tagli alcuno? Ma quando pure, per fare ogni agevolezza al Capra, se li concedesse che il mi-