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ovvero cosmografia. 215

maggiore o minore velocità de i moti proprii de’ pianeti; in guisa che siano più a noi propinqui quelli, de’ quali li moti sono più veloci, già che così vengono a descrivere minori cerchi, e meno ad esser impediti dall’universal moto diurno. E per queste ragioni, la Luna è vicinissima a noi; sopra essa stimasi esser Mercurio, poi Tenere, quindi il Sole, poi Marte, Giove e Saturno. Ed oltre a ciò, evidenti argumenti della propinquità della luna sono l’arrivare ad essa l’ombra della terra, e non ad altra stella, ed il veder lei occultare il sole ed altre stelle, nel passargli sotto.


che il cielo sia sferico e si muova circolarmente.


Avendo distribuita la regione celeste nelle sue parti, è ragionevol cosa che speculiamo la sua figura ed il suo movimento, adducendo le ragioni, dalle quali indotti gli astrologi e filosofi hanno affirmato, la figura del cielo essere sferica, ed il suo movimento circolare.

E per la prima ragione della sfericità del cielo addurremo, esser la sua sostanza omogenea e similiare; per il che dovemo credere, la sua figura esser tale, che a similiari corpi convenga: ma fra tutte le figure solide, la sola sfera ha le sue parti tutte nel medesimo modo disposte, e contenute da superficie in ogni sua parte egualmente inclinata: adunque doviamo dire, tal figura molto ben convenirsi alli corpi omogenei. Imperò che a chi volesse dire, la figura celeste essere altra che sferica, come, verbi gratia, cuba, o vero ovale, potremo ad-domandare la causa, perchè alcune parti del cielo si figurino ad angoli, altre in superficie piane, o vero perchè queste parti s’incurvino molto, e quelle poco; nè potendo simili diversi accidenti procedere se non da diversità fra le parti celesti, ciò saria contro alla supposizione conceduta da ciascheduno, che le parti del cielo sono tutte dell’istessa essenza e natura.

La seconda ragione vien presa dalla capacità della figura sferica: essendo che, come ben dimostrano i geometri, di tutti i corpi solidi compresi sotto eguali superficie (che perciò si dicono isoperimetri), lo sferico è il maggiore, e più capace di tutti; adunque simile figura è molto accommodata a quei corpi, che devono in sè contenere altri, qual è il corpo celeste.

16. similare, m, r — doreremo, m; doviamo, r — 17. similari, a, m, r — 24. altre superficie, r —