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di anacreonte. 113


SOPRA ANACREONTE.


ODE LXVI.


Fra le notturne larve
     Il buon cantor di Teo
     In sogno un dì m’apparve,
     4E a nome mi chiamò.
Subito a lui m’appresso,
     Lo stringo al sen, lo bacio,
     Ed egli un dolce amplesso
     8Mi rese, e mi baciò.

Sebben d’età senile,
     Egli era ancor leggiadro,
     Egli era ancor gentile,
     12Era galante ancor.
Esce da’ labbri sui
     Un grato odor di vino;
     Egli vacilla, e a lui
     16Porge la mano Amor.