Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/781


367

ruf. — Sì,» rispos’ella, «dimmela senza timore. — Or bene,» riprese Maruf, «sappiate ch’io non sono mercante, nè possessore di caravane.» E le raccontò la sua storia. — Voi siete maestro in fatto di furberie,» disse la fanciulla ridendo; «questo racconto mi ha molto divertita. Così, il visir s’era fondato nei sospetti che cercava d’ispirare a mio padre, il quale adesso comincia ad avvedersi di qualche cosa; ma ben capisco non essere del mio interesse l’abbandonarvi al suo sdegno. Che direbbesi mai se si sapesse dalla propria vostra bocca che fui ingannata? È vergogna per una principessa l’abbandonarsi così al primo avventuriere che capita. Se venisse scoperta la verità, vi farebbero morire, ed io mi vedrei costretta ad un nuovo nodo, che sarebbe forse ancor più funesto per me. Abbandonate dunque questi luoghi, prendete questi cinquantamila zecchini che ancor posseggo, balzate a cavallo e ritiratevi in qualche lontano paese, d’onde potremo corrispondere. Io avrò cura di provvedere a tutti i vostri bisogni, e quando sia morto mio padre, vi spedirò sul momento un corriere per richiamarvi presso di me. Ecco, io credo, il miglior partito che possiate prendere nelle presenti circostanze. — Mi metto sotto la vostra protezione, o signora,» rispose Maruf. La principessa gli diede un abito da mamelucco, ed uno de’ migliori cavalli delle scuderie paterne ed egli uscì dalla città senza essere scoperto.

«Alla domane il re fece chiamare la figliuola per intertenersi seco, ma erano divisi da una cortina come la prima volta. — Ebbene, figlia,» disse il re, «cosa avete saputo? — Dio maledica il vostro visir,» rispose la principessa, «e gli annerisca il volto come carbone! — E perchè? — Perchè calunniò presso di voi il mio sposo. Ier sera, prima di parlargli, vidi entrare nella mia stanza un eunuco, con una lettera in mano, il quale annunziò che dieci mamelucchi gli avevano consegnata quella lettera e l’attendevano alla porta. In pari tempo fe’ nota al mio sposo la nuova di cui quei mamelucchi erano latori. Aprì egli la lettera; era del capo dei