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Erano già stampate tutte queste Novelle, quando l’egregio signor marchese Gian Jacopo Trivulzio, per la sua impareggiabile gentilezza, mi fece grazioso presente della Canzone di Ricautz de Barbezi, cavata da un MS. Estense del 1252, e corredata di giudiziose Note dal signor ab. Celestino Cavedoni, valente letterato Modanese. Ora non avendo io potuto metterla nel suo luogo (v. Nov. LXIV), ho creduto bene, per le varie lezioni che essa offre, pubblicarla in fine del libro, e così aggiungere al medesimo un nuovo pregio.

l’Editore.




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