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come il re Ricciardo, vada a piede. Prese un nobile destriere, e mandollile. Il messaggio il menò, e disse: messere, il soldano vi manda questo, acciocchè voi non siate a piede. Lo re fu savio: fecevi montare su un suo scudiere, acciocchè ’l provasse. Il fante così fece. Il cavallo era nodrito1. Il fante non potendolo tenere, sì si drizzò verso il padiglione del soldano a sua forza. Il soldano aspettava il re Ricciardo, ma non li venne fatto. E così nelli amichevoli modi de’ nemici non si dee uomo fidare.


Qui conta di messer Rinieri cavaliere di corte.


NOVELLA LXXVII.


Messer Rinieri da monte nero cavaliere di corte sì passò in Sardegna, e stette col donno d’Alborea, et innamorovvi d’una sarda ch’era molto bella. Giacque con lei. Il marito li trovò. Non li offese; ma andossene dinanzi al donno, e lamentosse forte. Il signore amava questo sardo. Mandò per messer Rinieri; disseli molte parole di gran minaccie. E messer Rinieri scusandosi, disse che mandasse per la donna, e domandassela, se ciò che fece fu altro che per amore.

  1. Il cavallo era nodrito. Qui nodrito è per avvezzato. Era avvezzato a dirizzarsi verso il padiglione del soldano, senza obbedire al freno. Nella stampa del 72 è il cavallo era duro, vale a dire duro di bocca, sboccato.