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(con questi nuovi maestri che sono i libri buoni e di pubblica utilità) il sacro fuoco del progresso morale e civile.

La Commissione sopra ricordata, convinta che dove è più sparso l’amore dei libri e della coltura dominano meno l’ozio e il vizio, sorgente del pauperismo e dei delitti, pel trasformarsi delle plebi analfabete e rozze in popolo sobrio, operoso ed onesto, pubblicò questi suoi propositi con un manifesto a cui faceva seguito il regolamento e il catalogo dei volumi.

Erano i nomi del senatore marchese Araldi Erizzo, doti L. Bonati, dott. Francesco Robolotti, prev. C. Tessaroli, conte Della Scala, G. Gabardini, dott. A. Grasselli che raccomandavano al paese l’opera patriottica, concludendo con queste parole: «La Commissione confida che gli uomini saggi, caritativi e doviziosi della nostra città e provincia favoriranno questa nuova forma d’istruzione popolare e di beneficenza pubblica, sia regalando libri istruttivi, utili e piacevoli, sia associandovisi con azioni numerose, annuali o perpetue. La prima Società di tal genere in Prato fondata nel 1861 con un libro di 60 pagine e 9 amici, ora è assicurata con 200 soci e 2000 volumi. Così quella di Venezia aperta in quest’anno vanta già a soci promotori e donatori le principali famiglie nobili, tra le quali molte signore che soscrissero per 20 e fin 30 lire, ed il municipio dell’eroica città donò mobili e 240 lire. Confida altresì la Commissione che come molti autori e redattori benemeriti di libri e giornali che uniscono l’utilità al diletto, mossi dal santo zelo di propagare l’istruzione popolare, ne regalarono un esemplare a ciascuna di que-