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de’ gamberi. | 149 |
Nasel disse a Lumaca — “Cammina un pò più lesta,
Chè un Porcellin di mare — la coda mi calpesta! —
Già Gamberi e Testùdi — sen vengono a fidanza,
E aspettano il segnale — per cominciar la danza.
Volete voi, volete, — volete voi ballare?
Volete voi, volete, — co’ Gamberi danzare?
“Che gioja! che delizia! — Innanzi e indietro andremo;
Nel mar scaraventati — co’ Gamberi saremo!”
Rispose la Lumaca: — “Oimè! gli è un pò lontano!
A me non piace un ballo — cotanto ardito e strano!”
Volete voi, volete, — volete voi ballare?
Volete voi, volete, — co’ Gamberi danzare?
“Che male!" gli rispose — il candido Nasello,
“Di là c’è un’altra sponda — c’è un suolo assai più bello;
Dall’Adria alla Dalmazia — faremo un salto audace,
Oh non temer, carina, — sta quieta e vivi in pace!
Volete voi, volete, — volete voi ballare?
Volete voi, volete, — co’ Gamberi danzare?”