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della regina. 119

Alice osservò che mai in sua vita non avea veduto un terreno più curioso per giuocare il Croquet; era tutto a solchi e zolle; le palle erano ricci, i mazzapicchi erano fenicònteri viventi, e gli archi erano soldati viventi, curvati e reggentisi sulle mani e su’ piedi.

La prima difficoltà stava in ciò che Alice non sapea come maneggiare il suo fenicòntero; riuscì a tenerselo bene avviluppato sotto il braccio, con le gambe penzoloni, ma quando gli allungava il collo, e si preparava a picchiare il riccio con la testa, il fenicòntero girava il capo e poi si metteva a guardarla in faccia con una espressione tanto stupefatta che ella non poteva far di meno di scoppiare dalle risa: e quando gli