Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/159


137

modo de’ suoi abitanti. Con questo però il Comune non rinunciò a tener fermi tutti gli ordinamenti sulla pulizia delle fontane e il diritto di farle visitare perchè venissero date tutte quelle prescrizioni, le quali fossero richieste dalle esigenze di una oculata manutenzione o di una lodevole nettezza1.

Come per le chiese, pei portici e per le piazze, così anche per le fontane troviamo nello Statuto dichiarata la comunanza fra due Vicinie, che prima ne avessero formato una sola. Quindi, allorquando dopo il 1251 da quella di S. Alessandro in Colonna venne staccata la Vicinia di S. Leonardo, si reputò necessario di prescrivere nel medesimo tempo quod fontana que est in platea de Incrosatis sit comunis ipsarum duarum Viciniarum2; il che mi basta qui di avvertire, per non ripetere osservazioni già fatte precedentemente. Questa fontana poi si sarà trovata a un di presso ov’è l’attuale, rifabbricata nel 15493. E così per l’interesse della topografia locale dirò come alcune delle attuali fontane si possano con sicurezza assegnare ancora alle antiche nostre Vicinanze. Ognuno conosce l’antico fons de Piniolo, ora dei Gozzi, di fronte all’Accademia Carrara, e che, come vedemmo, spettava al Vicinato di S. Alessandro della Croce. La Vicinia di S. Andrea aveva la sua fontana in Via di Porta Dipinta, un po’ al di sopra della chiesa, rifabbricata certo intorno al 1298 quando lo fu anche l’altra in Via d’Osmano della Vic. di S. Michele del Pozzo4. E la fontana dei

  1. Stat. 1453, 8 § 33; Stat. 1493, 8 c. 82 p. 282.
  2. Stat. 1263 in Stat. 1331, 2 § 52.
  3. Cfr. Calvi Effem. I, 140.
  4. Arch. Capit. Filz. H in GG 4; Agliardi ms. Λ, III, 11, 4.