Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/77


73

73

della virtude, ma solamente per parer meraviglioso e f)rlorioso alle genti.

Parvifico si è colui, che nelle cose grandi e maravigliose si sforza di spender poco, e corrumpe ’ la bellezza del fatto suo per poco risparmiamento, e perde grandi spese e grande onore. E queste sono due estremità della magnificenza; ma non sono da vituperare, da che elle non fanno danno alli loro vicini ^

Capitolo XX. (b)

Della magnanimità ’K

Magnifico è colui, eh’ è acconcio a grandissimi fatti, e rallegrasi, e gode di far gran cose. Ma colui, che s’ intramette di fare gran fatti e

1) Il t: corrout et gasU la biaulè de son a/aire.

2) Il t: porce que il ne demagent lor veisins. Corretto: secondo i loro vizi, in alli loro vicini, coi mss. Vis. Zanotti, e coi marciani A. B. Il Segni, traducendo l’ Etica di Aristotele: perchè non nuocono al prossimo.

3) Si è duplicato il capitolo, perchè cosi fa il t e si parla in parte di altro argomento. Si è conservato il numero, distinguendolo in due parti, per le ragioni dette altrove.