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ìi suoi compagni Fuccidono, od ’ egli lo lasciano.

Tullio disse: Nullo può essere giusto, che tenaa morte, o dolore, o d’ essere cacciato, o povertà, o chi fa contro a lealtà le cose che sono contrarie a questa virtù: cioè a dire chi è sì disideroso ^ d’avere vita, o sanità o ricchezza, od altre cose, eh’ egli ne faccia contro a lealtà, egli non può essere giusto.

Tutti li stabilimenti di vita son fatti per aiutare l’uomo per forza di giustizia. Primieramente, che r uomo abbia a cui egli ^ possa dire sue private parole, ed a quelli * che vendono, e comprano, e pigliano, e danno, ed alluo.gano, e che si intramettouo di mercatanzia è giustizia necessaria; di cui Seneca disse in questa maniera: Giustizia è giunta a natura, trovata per lo bene, e per mantenimento di molte genti, e non è ordinamento d’ uomini, anzi è legge da Dio, e mantenimento d’ umana compagnia. E in questo non

1) Corretto ed, in od col t: ou.

2) Corretto desidioso, in desideroso, col t: si liez d’avoir vie.

3) Mutato il, in e^li, t: il puisse.

4) Corretto e da quelli, in ed a quelli f col t: et à ceulx.