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zio dice: Lo savio dee provare ’ tutte le cose innanzi

eh’ egli combatta, che meglio è provedere, che ricevere danno, e poi fare vendetta ^

Tullio disse: Lo ^ terzo ufficio è, che tu non ti disperi troppo ^ per codardia, ne non ti fidi troppo per volontà di avere \ che la smisurata volontà d’avere mena l’ uomo a pericolo, secondo che Orazio dice: L’oro fa andare per me’ li suoi ^ nimici, ed è più fiero che ’1 fuoco o folgore. Li doni allacciano li felloni ’ principi.

Lo quarto ufficio è, che in battaglia l’ uomo * dee più schifare laide codardie che la morte, ed intendere più a bontà che a profitto, né a scam 1) Corretto prendere, in provare, col t: essaier, colla variante di sette codici del ChaLaille esprover.

2) Ommesso a, innanzi provedere, e ricevere, ed aggiunto: Jar vendetta, col ï: mieidx vatot porceoir, que recoivre le domage, et puis vengier.

3) Aggiunto: Tullio disse, col t: Tulles dit.

4) Corretto spregi, in disperi, col t: ne te desperes.

5) Aggiunto di avere, col contesto, e col t: convoitise d’avoir.

6) Corretto rtie, in me’, col t: parrai ses ennemis.

7) Corretto folli, in felloni, col t: les félons princes. Brunetto disse fellone anclie il tiranno di cui parla Orazio nel capitolo XXXVI di questo medesimo libro.

8) Corretto Lo quarto ufficio ch’è in battaglia, e che etc. in Lo quarto ufficio è che in, battaglia, col t: li quars offices est que en batlalllc.