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debbono li giovani mirare la vita ^ degli altri,

così come in uno specchio, e di ciò pigliare esemplo di vivere. Seneca dice: Buona cosa è guardare in altrui quello eh’ egli dee fare ". Giovenale dice: Quegli è bene agurato, che sa guardare se per altrui pericolo. Quando il fuoco è appreso in casa del tuo vicino, sì dèi fornire la tua d’acqua. In questo tempo si dee l’uomo guardare sopra tutte cose di lussuria e d’altre levità ^ e fare sì come Giovenale dice: Quando tu fai le villane cose, siano piccole, e ritaglia i tuoi crimini con la tua prima barba \ Tullio dice: Li giovani si debbono travagliare di cuore e di corpo, sì che lo loro insegnamento vaglia ad officio della loro città, cioè a dire, eh’ egli si deano adusare da giovani a ben fare sì che elli lo ritegnano tutto tempo della loro vita, che ’1 vasello ^ guar 1) Corretto eia, in vita, col t: la vie des antres, ed ommesso che dopo però, perchè non è nel T, è dà all’ inciso un senso diverso da quello di Brunetto.

2) Il t: le male que on doit /o ir.

3) Il T: lecherie.

4) Corretto a, in con la, col senso, e col t, die veramente dice: retaille les crimes o a premiere harle; e Giovenale: quaedam cìim, prima resecentur crimina harha. Corretto crini, in criraini, col ms. Magliabec. 48. Il ms. cap, \ er. invece di crimes legge crines.

5) Il t: // poz.