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Capitolo XXXVII.

Questo capitolo richiama alla memoria il canto XI dell' Inferno:

Non ti ricorda di quelle parole
Con le quai la tua Etica pertratta
Le tre disposizion che il ciel non vuole?

Incontinenza, Malizia, e la matta
Bestialitade: e come Incontinenza
Men Dio offende, e men biasimo accatta.


Capitolo XL.

«L'uomo frodolento è colui, che fa ad altri inganno per consiglio dinanzi pensato.... li quali sono sì rei, che non vi si puote avere rimedio nessuno.» Quando il Giamboni scriveva queste parole, rammentava senza dubbio la sentenza che Dante aveva imparato dal maestro suo, e ricordava questi versi, sui quali è ricalcata:

Chè dove l’argomento della mente
S’aggiunge al mal volere, ed alla possa,
Nessun riparo vi può far la gente.

(Inf. XXXI).