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Quando lo amico ama la sua amica per dilettazione,

e quella ama lui per utilità, non ama l’uno l’altro per diritto bene ’. Cotale amore tosto si disparte. Ed ogni amistà eh’ è per cosa lieve, tosto si disparte; ma le ragioni che sono ferme, e forti, fanno lungo tempo durare l’amistà. L’amistà eh’ è ^ per la virtude e per lo bene, basta lungo tempo, però che la virtù non si puote lievemente rimutare; ma l’amistade la quale è per Futile ^ si disparte, quando l’utilitade è tolta di mezzo. L’ uomo che canta per guadagnare, se l’uomo gli rendesse cantare per cantare, non sarebbe contento, però eh’ e’ si aspetta d’avere altro guiderdone. Dunque non sarà concordia nelle mercatanzie, se non v’ ha concordia di volontade; la qual cosa addiviene quando l’ uomo riceve per quello che dà, quello eh’ egli vole.

E talora è, che per quello che l’ uomo dà, non vole se non onore e riverenza, sì come facea Pitagora’*, lo quale da’ suoi discepoli per cagione di dot 1) Il T: far droite amor.

2) La stampa qyvsì\i:l’ amistà che per la virtude. Corretta l’interpunzione, e la lezione coi mss. del Sorio, e Vis. e col t: arnistiè qui est,

3) Corretto l’utile, in l’amistade eh’ è fer l’itlile, col senso, coi mss. del Sorio, e Vis. e col t: amistiez qui est por frofit, se sevre maintenant que li frojiz s’en est estez.

4) Il testo g-reco, ed il Segni, leggono Protagora,. Nota del Sorio.