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la iemina. E non porta sii3Ì figliuoli piii di tionta dì ’. E per brevità di tempo, non può natura compiere la loro l’orma nò la loro fazione dentro del corpo della inadre loio, anzi nascono come un pezzo di carne disfigurata *, se non che ha due ocelli. Ma la madr*^ li conformai, e dirizza con la lingua, s^condo la sua similitudine, e poi lo tiene nelle sue braccia^, per dargli calore, e spirito di vita. E così s’addormentn la madie, e dorme con essi in braccio quattordici dì senza mangiare e senza bore. E dorme sì forte, che l’uomo la potrebbe innanzi uccidere * che la si svogliasse. In questa maniera istà la madre ben quattro mesi ’", perchè i suoi occhi sono sì tenebrosi, che non vede so non un poco ". E questo le addiviene per li suoi figliuoli. Ben son molti, che dicono ch’elln non ne fa più che uno \

1) Il t: ec engendrent fìlz. Ic^qnexix eie ne porte qne XXX jors.

2) Il t: une picce de char hiance sanz nule Jignre.

3) Aggiunto: e poi lo tiene, che nianca al senso, col ni.s. Vis. e col t: et puis l’estraint à son piz por lì doncr chalor et esperi t de vie.

4) Il t: /mire et ocirre.

b) 11 t: waint la mere avec ses fìlz en repost bien III/ mois.

6) Il t aggiunge: quant eie est de sa lainière.

1) E questo le addiviene, fino a che uno, manca al t. 1*^ nel ms. Vis.