Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/246

242

Ed al cavallo dee l’uomo guardare in quattro

cose, secondo lo detto de’ savi antichi: cioè, forma, beltade, ìjontade, e colore.

Che nella forma del cavallo dee l’uomo considerare, che la sua carne ’ sia forte e dura ^, e ch’egli sia ben alto secondo la sua forza ^ Le coscie debbono essere larghe e piene ¦*, la groppa ritonda e largo petto, di bella guisa ^, piedi secchi e ben cavati di sotto.

In beltà dei guardare, che abbia piccola testa e secca, sì che il cuoio vi sia suso bene stante ^ poi abbia gli occhi grossi, e larghe le nare, e orecchi piccoli e diritti e saldi ’, e la testa

1) Il t: sa char, et ses cuirs.

2) Il t: fort, et dur, et sonde (ferme, secondo tre codici del Chabaille).

.3) Mutato forma, in forza,, col ms. Vis. e col t: sehiic sa force, che qui non ha variante nessuna.

4) Il t: li coste doivent estre Ione et phnier.

5) Il t qui mutilato dal traduttore, o dall’amanuense, come pure è mutilato nel ms. Vis.: et croupe grandisme et raonde, et lées ctàsses, grani piz et large et soit molt overs’, et touz ses cors soit tachiez de nous et de espesetè, piez fors et bien cavez par desouz.

6) 11 t: si que le cuirs soit bien tenanz enprès les os. Corretto l’uomo, in il cuoio anche col ms. Vis. e con Palladio (jui tradotto.

7) li’ saldi, manca al r. K nel ms. Vis.