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Capitolo VII.


Della serena.


Serene furono tre, secondo che le storie antiche contano1. E aveano sembianze di femine dal capo infino alla coscia, e dalle coscie in giù hanno sembianza di pesce, ed aveano ale e unghie. Onde l’una cantava molto bene con la bocca, e l’altra di flauto2, e l’altra di cetera, e per loro dolce canto e suono3 facevano perire le navi4, che andavano per mare udendole. Ma secondo la verità, le serene furono tre meretrici, che ingannavano tutti i viandanti, e mettevanli in povertade.

E dicono le storie, che le aveano ale e unghie, a similitudine dello amore che vola e fiede. E conversavano in acqua perchè la lussuria fu fatta a modo dell’acqua5, che così come nel

  1. Il t: ce dient li autor.
  2. Il t: de flaüt, et de canon.
  3. E suono, manca al t.
  4. Il t: les nonsachans, qui par la mer aloient.
  5. Il t: fu faite de moistour. Le parole che seguono in questo periodo sono glossa di Bono, buon maestro di morale.