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egli stimando che ’l fosse morto, si lasciò morire1.

Ed anche in Egitto, un garzone nutricò un altro, che simigliantemente lo cavalcava, e giuocava con lui. Addivenne che questo garzone, a preghiera d’uno signore, sì lo fece uscire fuori e saltare nella piazza; e quelli lo uccisero2.

E sappiate, ch’egli è quel pesce, che più amore porta all’uomo, che nessuno animale che d’acqua sia3.


Capitolo VI.


Dell’ipotamo4.


Ipotamo è un pesce, ch’è chiamato cavallo fiumatico, però che ’l nasce nel fiume del Nilo.

  1. Il t varia: et le fist si privè, que il le chevauchoit, et tant que li dalfins le porta jusq’en la haute mer, et iluec fu noiez; et en la fin se laissa morir li dalfins, quant il apercut la mort de l’enfant.
  2. Al t manca l’aneddoto di Egitto raccontato da Bono Ha invece: un autre en ot en Iace de Babiloine, qui tant ama I enfant, que après ce qu’il ot joè avec lui, et li gais enfes enfui, il le voloit ensuire, si remest sor le sablon, où il fu pris.
  3. Il t: Ces, et maintes autres merveilles sont veues de ces bestes, por l’amor que il portent as homes.
  4. Il t De ypotame. Corretto portanie, in ipotamo, coi mss. Ambr. e vis. Così nel periodo appresso.