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DE PARADOSSI 44

recchiava il primo grado alla vita piu libera, et per consequente piu lieta et piu tranquilla, dandoci occasione di fare divortii, et di dare libelli di repudio senza por mano a veneni, ò a' coltelli, ò singolar beneficio come fareste tu, se fussi ben conosciuto, degno d'ogni bella ricompensa, ma dimmi un poco per cortesia tu, che tanto ti lagni, che la donna tua faccia altrui copia di se stessa, et hai riposto l'honore et la reputatione nelle gambe d'una feminuccia, parendoti che l'havere un paio di corna sul capo, sia piu grave peso che l'haverci il monte di Etna, ò di Vesuvio? credi tu forse che dall'altrui fallo nascere ti possa infamia? stolto sei se lo credi. Confesso bene che te ne possino agevolmente nascere fastidi, danni, et cordogli, si come anchora dell'altrui virtu, te ne può venire alegrezza, ma non gia gloria alcuna. Pisistrato fu (per quanto ho letto) delli Ateniesi Tiranno molto sauio et accorto, hora costui, intendendo, che la madre sua ardeva per amore che portava ad un vezoso giovanetto di Atene, col quale, per non havere che in vecchiezza rimproverare alle carni sovente si trastullava, quel, tutto timido, et isbigotito per la conscientia che lo rimordeva, con lieto volto à cenare con esso lui invitò, et dopoi levate le tavole, gli dimandò come ben cenato havesse, rispose il giovane riverentemente et con la voce fioca, essere stato di quella maniera che si suole alle tavole de gran principi, soggiunse


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