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DE PARADOSSI 83

ra di bellissimi costumi, di svegliatissimo ingegno, et di litteratura piu che mediocre ornata, ma prima hebbi cognitione nella citta di Mantova, della signora Violante Gambera, la cui alta mente et cortesissimi modi dano fermo inditio di vera nobilta, un tal essempio contemplando di continuo la signora Camilla sua ubidiente figlia, a tanta perfettione e hoggimai venuta che po et dar altrui materia che di lei si scriva et essa parimenti con la sua dotta penna scrivere le gloriose opere che a nostri secoli si fanno. Le streme contentezze c'hebbi io sempre di si dolci conversationi, mi speronarno a cercar piu studiosamente se altre vene fussero, che simili pedate seguitassero. Viddi gia per tanto piu d'una fiata le signore di corte maggiore, le quali non tanto per corporal bellezza quanto per l'infinita cortesia et bonta che in quelle regna, piu divine, che humane mi parvero, veramente chi non stupisce contemplando l'aria dolcissima della signora Camilla gia consorte del vertuoso signor Cesare, accopiata con un spirito generosissimo, non ha senso d'huomo, chi non ammira la gravita, la longa sofferenza ne travagli, senza pur mai piegarsi, et il splendor dell'animo che ha la signora Giulia Trivulza marchesana di Vigevano e in tutto fuor del senno, d'indi a Piacenza ratto mene volo vago di riempirmi tuttavia piu di nuove meraviglie, dove non guari stetti, che alquanto fa


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