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la scotennatrice 239


— Il colonnello Devandel!... — esclamò il gran capo. — Sì, per giorni e giorni, con un manipolo di valorosi, ci aveva chiusa la gola del Funerale attraverso la quale noi cercavamo di scendere per unirci ai Chayennes, agli Arrapahoes ed agli Apaches.

«Me lo ricordo come fosse ieri, perchè anch’io combattevo allora fra le prime file.

Sitting-Bull per la seconda volta si era alzato e si era messo a passeggiare per la tenda, dando delle poderose pedate a tutti gli oggetti che la ingombravano, casse, rotoli di pelli, arnesi da cucina, poi, fermandosi bruscamente dinanzi al bandito, disse:

— Era una bella guerra quella, che avrebbe potuto mettere molto a mal partito i larghi coltelli dell’ovest, poichè l’alleanza fra le cinque nazioni era salda e migliaia e migliaia di guerrieri ci stavano sotto le mani.

«Il buon Manitou ha abbandonato gli uomini rossi, a quanto pare, e si è alleato al Gran Padre dei visi pallidi.

«Sia pure!... Se è scritto sul libro del destino che la nostra razza debba scomparire da questo gran paese che apparteneva ai nostri padri, il fato si compia, ma l’ultimo indiano morrà colla scure di guerra in pugno ed il winchester pronto a bruciare la sua ultima cartuccia.

Sandy Hook lo aveva ascoltato pazientemente, baciando di quando in quando una bottiglia di pessimo wisky che stava fra gli ultimi avanzi del maiz condito col grasso d’orso ed i lamponi.

— Che cosa dici tu, Mocassino Sanguinoso, che hai nelle vene il sangue degli uomini bianchi? — chiese Sitting-Bull.

— Io dico che i miei compatriotti sono delle vere canaglie — rispose il bandito. — Come vedi io ho abbandonato la mia razza, perchè l’ho trovata troppo egoista.

— Tu sei un uomo — disse il famoso capo. — Io ti stimo, quantunque la tua pelle sia bianca invece di essere rossa.

— Ho combattuto sempre per gli uomini rossi e Minnehaha e Nube Rossa possono affermarlo.

— Lo so e non è necessario che io vada ad interrogarli. Io conosco benissimo tutte le imprese condotte a buon fine dai sakems e dai loro sotto-capi. Dunque tu sei venuto a prendere il giovane ufficiale?

— Sì, capo.

— Potrò io fidarmi della promessa del generale?

— Ha impegnata la sua parola d’onore e la manterrà. Gli uomini bianchi, come ti ho detto, sono delle canaglie, però quando un comandante giura sul suo onore non vi è da dubitare. Io rispondo della libertà dei tre sakems.

Sitting-Bull lo guardò. Nei suoi occhi nerissimi balenava un lampo di diffidenza. La tranquillità o meglio l’impassibilità del bandito parve calmassero i suoi dubbi, poichè disse subito:

— Ho fiducia in te: ti affiderò il viso-pallido.