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* xiv. *

A destra, et a sinistra, avanti, e indietro
170Trascorrer tutto impunemente il campo,
E in ogni parte il piano empier di morte;
Pur che furtivi feritori obliqui
Essi non sien: che questo lice a i soli
Arcier fra gli altri i più diletti a Marte.
175Movonsi questi obliquamente, e calca
Uno i bianchi sedili, e l’altro i negri,
E con obliqui dardi ambo fan guerra;
Nè lice variar, quantunque ad essi
Quinci e quindi vagar per ogni sede
180Sia dato, e tutto misurar il campo.
Insulta il fier Cavallo, e al fren ripugna.
Non mai trascorre in fra le folte squadre
Per dritta via, ma sempre in curvo salto
Impetuoso inalza i piè ferrati,
185E doppia sede attraversando ei varca.
Se fermo prima sovra un negro seggio
Egli aspettava, indi salir veloce
Dee sovra un bianco, e del sedile ogn’ora
Variando il color, già mai non puote
190Stender più lunge, o far più breve il salto.
Ma l’invitta Reina, anima e forza
De l’esercito tutto, a fronte, a tergo,
A manca, a destra, e per obliquo calle