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di s. benedetto 75

cede. Adunque l’Abbate abbia grandissima cura, onde gl’infermi non patiscono per qualche negligenza.

Ai fratelli infermi sia deputata una camera da ciò, e un servo timorato di Dio, diligente e pronto. L’uso dei bagni sia conceduto agl’infermi, ogni volta che convenga: ma ai sani, massimamente ai giovani, assai di rado si conceda. Il mangiar carne però in ogni modo si permetta agl’infermi e ai molto indeboliti, affinchè ripiglino le forze. Appena poi si saranno ristabiliti, tutti, secondo il consueto, si astengano dalle carni.

Eserciti infine l’Abbate somma vigilanza, affinché gl’infermi non siano negletti dai Cellerarii e dai servi: giacché a lui si ascrive ogni mancamento dei discepoli.