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niente vide tornare la sua industre carità; adoperi per lui anche, ciò ch’è maggior di ogni cosa, l’orazione sua e di tutti i Monaci; affinché il Signore, che è onnipotente, ridoni la salute all’infermo fratello. Che se neppure per questo mezzo si sarà risanato, allora finalmente l’Abbate usi il ferro del taglio, come dice l’Apostolo: Recidete da voi il maligno. — e Altrove: Se l’infedele va via, se ne vada; affinchè una pecora appestata non contamini tutta la greggia.


Se debbano di nuovo riceversi i fratelli usciti di monastero.

CAP. 29.°


Un fratello che per suoi vizii esce o è cacciato di monastero, se vorrà tornare, prometta in pria la piena emenda da quei vizio, per cagion del quale si partì; e così sia ricevuto nell’ultimo luogo, per provare con ciò l’umiltà di lui. Che se uscirà per la