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LA GIUMENTA NERA


Preceduto da due servi, Antonio Dalvy andava di villaggio in villaggio, acquistando giumente e puledri di buona razza, per spedirli al continente. Egli era un bell’uomo sui quaranta, alto, grasso, con la testa gettata all’indietro; con occhi un po’ obliqui, un po’ verdognoli, d’un fuoco straordinario, mal celato da grosse palpebre abbassate. Era discretamente ricco, ammogliato con una donna nobile; un uomo operoso, infine, d’ottima fama.

Faceva grossi negozi di scorza, di carbone, di cenere, ed ogni anno andava in terra ferma. Quell’anno, un suo corrispondente gli aveva proposto di acquistare un certo numero di puledri e giumente di buona razza sarda.