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belli come oggi: a due passi dalla spiaggia è affogato; lì, fra compagni e signorine, mentre faceva salti, capriole, balli nell’acqua. Quando quel leggiadro corpo fu gettato su la spiaggia col capo riverso (oh, quel dolce volto che aveva visto la sua morte, come era diventato enorme, terribile!), ti ricordi con che occhi attoniti gli si affollarono intorno le donne con le chiome stillanti su gli accappatoi bianchi? Come fissavano a lungo! Non lo riconoscevano più! Il severo Thanatos, intanto, aveva inalberato il suo stendardo nero, sotto il sole!

Il buon popolo analfabeta trovò — è vero — alcune espressioni gentili e semplici; ma come è stato anche lui feroce nella sua superstizione, il buon popolo! Nessuno dei pescatori ha voluto ospitare il povero corpo alla notte. «Dopo ci si sente — dicevano — E come si farà ad affittare ai bagnanti?» Non c’è stato che Giacchetto, il piccolo vecchio sbarbato, Giacchetto, che parla con voce di grande umiltà, ad aver misericordia di «quel povero figlio!», e l’ha accolto nella sua capanna per amor di Dio, cioè per sole cento lire, giacchè «il suo prezzo vero» era di quaranta scudi, almeno; cioè l’affitto di una stagione! Come potrà più affittare la sua capanna se dentro c’è stato un morto? «Ma non