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Ma come mai un’attrice di grido, una dea dell’Olimpo, qui? in quest’angolo di terra, ignoto alle guide ed alla geografia?


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Non ci pensavo più da tempo, quando vidi — dunque — venire avanti per la via da me percorsa, lungo la ferrata, quella piccola personcina stravagante e voluttuosa, col piede scalzo e il gran cappello coi veli. Avanzò, passò, con gli occhi fissi avanti, col volto pallido su cui pareva evaporare l’ombra di un tedio interiore.

Per tre giorni ella percorse il detto cammino, e come giungeva davanti alla casa del cantoniere, il suo occhio non si volgeva a guardare alcuna cosa. Nè la casetta del cantoniere, nè la mia umile persona furono credute degne di uno sguardo. Invano il rosmarino mandò il suo profumo, invano le viole a ciocche occheggiavano a lei. Se ella si fosse fermata a contemplare quell’idillica dimora, avrei forse trovato modo di cominciare qualche discorso, chè molto avrei avuto caro di sentire con quali pensieri ragionava questa celebre interprete delle passioni. Ma non ne fu mai nulla! Giunta alla casetta del cantoniere, scendeva per il viale dei pioppi, e ad ognuno dei lenti pas-