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tenente direste voi; — egli dovrà arrampicarsi fin qui stasera, alla mensa degli ufficiali di artiglieria, e dovrà pagar da bere in onore della sua promozione».

«Scometto che verrà», disse qualcuno. Ma nessuno accettò la scommessa. «Come vedete, la gioventù è sempre immutabilmente uguale».


Gorizia.


Scendemmo dal Podgora a Gorizia, per una strada costruita in modo anche più stupefacente dell’altra che avevamo già percorso. Era fatta come il declivio di un toboggan, ma arginata così sapientemente a tutte le sue voltate, che i veicoli — se fosse stato loro permesso — avrebbero potuto scivolarvi già da loro stessi. Al nostro ingresso in città si stavano eseguendo riparazioni a Gorizia. Gli Austriaci si esercitano su di essa coi loro pezzi pesanti — talvolta perfino con quelli da 305 ed i loro tiri sono eseguiti metodicamente e lentamente, da località assai lontane di mezzo agli alti monti. Cercai una sola casa che non mostrasse la consueta facciata bucherellata; ma mi fu ben difficile trovarla. I cannoni arrivano dovunque. L’aria non circolava in quella conca silenziosa, dove giace la città; appena si sentiva un lieve susurro tra i rami degli ippocastani, ele-