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[1285] del vespro siciliano. 333

quella notte il nerbo delle forze marittime di Francia. Meglio che cinquemila tra Provenzali e Francesi caddero in questo abbattimento delli scogli delle Formiche; e furono pur più felici de’ prigioni, per la spietata rabbia che portavano i tempi, e l’accanimento tra Spagnuoli e Francesi. Prendendo a scernere i cattivi, Ruggier Loria ne tolse cinquanta cavalieri di paraggio, che potean pagare grosso riscatto; gli altri mandò in Barcellona a Pietro: e questi fa legare a una gomena trecento feriti, accomandare il capo della gomena a una galea; e la galea vogò allora, trasse dietro a sè la funata de’ prigioni, e consumò l’orrendo supplizio, a veggente di chi veder volesse, scrive freddo il d’Esclot. Dugentosessanta non feriti fur tutti accecati, d’uno all’infuori al quale re Pietro fe’ cavare un sol occhio perchè guidasse la brigata a Filippo; infermo dell’epidemia, straziato dallo sterminio che la morte in tante orrende guise facea del suo popolo1.

  1. Bart. de Neocastro, cap. 93, 94, 95. Nic. Speciale, lib. 2, cap. 3, e lib. 4, cap. 13. D’Esclot, cap. 166. Montaner, cap. 131 e 135. Gio. Villani, lib. 7, cap. 104. Anon. chron. sic., cap. 45. Tolomeo da Lucca, Hist. ecc., lib. 24, cap. 17, in Muratori, R. I. S., tom. XI. Geste de’ conti di Barcellona, loc. cit. Surita, Annali d’Aragona, lib. 4, cap. 68, che cita un diploma di re Pietro, relativo al numero de’ nemici morti in questa battaglia. Di questi scrittori, il Neocastro porta a 36 il numero delle galee siciliane, più le 12 catalane di Marquet, che secondo lui si trovarono nella battaglia. L’armata francese era di 40 galee, oltre 15 lasciatene a Roses. Riferisce la particolarità delle 18 galee mandate da Loria a porsi tra la terra e l’armata francese, e delle 30 rimagnenti, con le quali ei di fuori assalì, con le fiaccole accese. Lo Speciale dice 40 le galee di Loria, 10 le catalane, non assegna il numero delle francesi, ma lo confessa un po’ minore. D’Esclot porta a 30 le galee siciliane recate da Loria, 4 che vennero a raggiugnerlo di Sicilia, e 10 catalane; e oltre a queste, 48, tra saettie e altri legni sottili. Le galee provenzali secondo lui furono 25, ma sì ben armate d’uomini, da valer 40 galee ordinarie. Montaner dice, 80 le galee tra francesi e italiane, 66 quelle di Sicilia, e che l’armatetta catalana non si trovò nella battaglia. L’autor delle Geste de’ conti di Barcellona, tacendo i particolari, afferma pur l’importanza della cosa; cioè, che Ruggier Loria presso Roses distrusse tutta la flotta nemica, e prese l’ammiraglio G. de Lodeva. Gli altri o forniscono men particolari, o son da attendersi meno. Ma tra’ cinque sopraddetti, e massime tra Montaner e d’Esclot, è grandissima la disparità quanto al numero delle navi francesi. Io terrei pel d’Esclot, che suol essere più veridico del Montaner e più informato; ma mi fa molta specie: 1º. ch’ei non dice il luogo della battaglia, indicato dagli altri con esattezza, ancorchè i più minuti la portino alli scogli delle Formiche, e gli altri al capo di San Filippo, che son luoghi presso il capo di San Sebastiano: 2º. ch’ei confessa, al par che tutti gli altri senza eccezione, distrutta in questa battaglia la flotta francese, da lui portata di sopra a 150 galee; onde ancorchè si voglia supporre disarmata la più parte, e menomate le ciurme, non è probabile che perdute 13 galee delle 25, Filippo l’Ardito non avesse potuto con le 12 fuggite ristorare una flotta uguale almeno a quella di Loria: 3º. che il numero de’ morti, e de’ prigioni, ch’ei porta a 5,560 e si dee riferire nella più parte alle galee prese, fa sempre supporre la flotta francese assai più numerosa di 25 galee. Computando a un di presso per 210 l’equipaggio d’ogni galea munita al doppio del solito, com’ei dice in questo incontro, e avea già riferito della battaglia di Malta del 1284, si avrebbero da 26 le galee prese o affondate alle Formiche, come furon 12 senza dubbio quelle guadagnate a Malta, le cui genti montavano a un di presso a 2,600 uomini secondo il numero de’ prigionieri e de’ morti che assegna d’Esclot, anche aggiugnendovi tanti altri feriti quanti morti, e non contando que’ delle 8 galee fuggite con Bonvin alla detta battaglia di Malta: 4º. che finalmente i vanti di Ruggier Loria riferiti dallo stesso d’Esclot e gli effetti della battaglia, mal s’accorderebbero con la facile vittoria di 44 galee e tanti altri legni contro 25 galee. Perciò io penso, che il testo del d’Esclot sia stato corrotto da qualche copista, e che si debba creder poco disuguale la forza delle due armate, forse di 40 galee nella nemica, e di poche più nella siciliana; stando al Neocastro il quale si mostra assai bene informato, e poteva esserlo. Ei sbaglia solamente, se non è questo un errore del copista o dell’editore della sua istoria, il giorno della battaglia, che dice avvenuta il 1 ottobre 1285. Credo senza dubbio che seguì nel primo o ne’ primi di settembre, da’ riscontri di d’Esclot, Speciale, e della ritirata de’ Francesi, che fu conseguenza di questa battaglia, ed avvenne certamente in fin di settembre.