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Equipartizione dell’energia 69

nente lungo ciascun asse. La teoria delle probabilità dimostra che la distribuzione più probabile in uno stato di equilibrio è quella in cui a ciascuna molecola per ciascuna componente è distribuita una egual parte di energia. Nel caso presente per ciascuna delle 3 componenti si dovrà dunque assegnare una energia

64) ,


e per tutte le molecole

65) .

Il numero dei moti elementari possibili, tre nel caso considerato, rappresenta quello che si chiama grado di libertà del sistema. A ciascun grado di libertà compete una quantità di energia rappresentata dalla 64).

Questo vale finchè le molecole si considerano come semplici punti materiali, od anche quando siano sfere perfettamente lisce e uniformi, in modo che non si debbano considerare moti di rotazione. Inoltre non si tien conto degli urti scambievoli delle molecole. Ciò è giustificato dal fatto che la durata di un urto si suppone brevissima e trascurabile rispetto alla durata del moto rettilineo negli spazi intermolecolari.

Se la forma delle molecole è più complessa saranno possibili, oltre ai tre modi elementari traslatori, altri moti di rotazione. L’energia totale del sistema prenderà una forma più complessa, ma seguiterà a valere la legge della equipartizione dell’energia per i singoli moti possibili, perchè quella legge non si fonda sulla natura delle molecole ma sulle leggi della probabilità.

Sicchè se saranno possibili un numero di moti, in altri termini se il sistema possederà un numero di gradi di libertà, a ciascuno di questi competerà la stessa parte di