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ne. Mi ha S. M. raccontato quel che ho detto al marchese di Turgot, e quel che questo gli ha manifestato sulla amicizia del Ppe. L. Napoleone. Mi ha detto che avendo voluto dare una marca di deferenza al conte di Nesselrode,1 lo avea tenuto a pranzare a Caserta col Conte Kreptowich; e poi fece la stessa politezza (sic) al march. Turgot invitandolo con Mr. Barrot.2 S. M. cui non avevo potuto far sapere perchè la squadra francese era tornata in Napoli, è stata gradevolmente sorpresa, che io avessi fatto nascere questa nuova prova di cortesia per parte del Ppe. L. Napoleone. Ha letto con soddisfazione il biglietto, che Mr. Drouyn de Lhuys mi scrisse il 28 agosto per dirmi che la squadra andava per rendere omaggio al Re nella festa di Piedigrotta.

S. M. dopo una conversazione di più di un’ora, mi fece l’onore di dirmi che sperava di non contrariarmi ritenendomi a pranzare in famiglia. Ne fui vivamente commosso di riconoscenza, e gli baciai la mano che mi porse serrando la mia.

M’introdusse nella camera da letto di S. M. la Regina, che trovasi prossima allo sgravo; ebbe la degnazione di presentarmi alle LL. AA. RR. il Duca di Calabria e di Trani, e fece venire tutti i piccoli Principi e Principesse portate in braccio dalle bonnes. Il Re li prendea uno a uno nelle sue braccia e tenne più tempo delle altre la Pssa. Pia, che rassomiglia molto ed in bello alla Regina. Avendo io domandato se le LL. MM. avessero già designato il nome del nascituro, disse il Re che, venendo al mondo nell’ottava della Madonna, sarebbe Ppe. o Pssa. Maria e Ppe. Pasquale Baylon. Il Re scherzando disse alla Regina: tu non partorirai prima di posdomani Domenica.

S. M. disse al Principe Ereditario: “Conduci Antonini alla camera da pranzo e tienigli compagnia„. — Ciò che S. A. R. fece con infinita grazia e bontà; e mentre sì attendevano le LL. MM. venne a raggiungerci anche il Conte di Trani. Appena vennero le LL. MM. il Re disse al duca d’Ascoli: “lascia il tuo posto vicino a me ad Antonini„, e mi situò alla sua sinistra avendo a destra la Regina. Alla mia sinistra era il duca d’Ascoli, quindi il conte di Ludolf e poi la Marchesa del Vasto (ora Palmieri) e in seguito tutti gli aiutanti e ordinanze.

Durante il pranzo S. M. mi diresse sovente la parola; e poscia domandommi il biglietto di Mr. Drouyn de Lhuys, nel quale oltre della squadra sì parla della tomba del duca d’Enghien, che sarà a Vincennes ristabilita integralmente, in seguito delle mie osservazioni. Fece leggere alla Regina quel biglietto, che io proposi a S. M.

  1. Cancelliere dell’impero russo e ministro degli affari esteri.
  2. Ministro di Francia a Napoli in quel tempo.