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CAPITOLO XIX

Sommario: Il matrimonio dal duca di Calabria — Trattative condotte da Maria Teresa — La Corte del duca di Baviera — Educazione di Maria Sofia — Illusioni di Ferdinando II — L’imbarco della sposa a Trieste — Giudizi della stampa napoletana sul matrimonio — Condizioni di salute del re e partenza da Caserta — Aneddoti — Fermata a Magnano e arrivo in Avellino — Incidenti e ricordi di viaggio — Ad Avellino e ad Ariano — La favola dell’avvelenamento — Monsignor Caputo e la sua imbecillità — Nel vallo di Bovino — Il re sente il primo malessere — Ingresso a Foggia — Addobbi laminarie ed epigrafi — La Madonna dei Sette Teli — Un decreto di amnistia.


Nel 1859, quando Francesco, duca di Calabria, sposò Maria Sofia Amalia di Baviera, contava ventitrè anni. Ferdinando II, deciso che ebbe di dargli moglie, condusse da sè e in gran segreto le trattative, che furono parecchie in più di una Corte di Europa. Si era trattato tre anni prima con la Corte belga, per dare in moglie all’erede della corona la bellissima principessaCarlotta, figlia del re Leopoldo I, la quale sposò poi l’arciduca Massimiliano d’Austria, e perdè la ragione dopo la tragedia di Queretaro; ma tanta fu la discrezione, con cui quelle pratiche ai svolsero, che non se ne seppe nulla, come nulla si conobbe del fidanzamento con l’arciduchessa Maria Sofia di Baviera, prima della richiesta ufficiale. Le trattative si erano iniziate fin dal 1856 fra la regina Maria Teresa e la duchessa Ludovioa Guglielmina di Baviera, e ne fu suggello l’istituzione di una rap-