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potevano riscuotere il compenso, se non quando il senatore della sezione avesse personalmente verificato, in compagnia dei parroco, che tutti i nati nell’ambito della propria giurisdizione erano stati vaccinati.

Si era più generosi per le istituzioni, che miravano all’istruzione superiore ed ai progressi delle lettere, delle scienze e delle arti. Ed invero il Decurionato sussidiava la biblioteca pubblica comunale, l’istituto dei sordomuti, l’istituto d’incoraggiamento, l’accademia già del Buon Gusto e divenuta poi di scienze, lettere e belle arti, e l’Università degli studi, per la quarta parte della cattedra di architettura decorativa e dì disegno topografico. E se fra le istituzioni educative promotrici della cultura dell’arte musicale si può noverare il teatro, il comune forniva la dotazione di ducati diciottomila al teatro Carolino.

La città era illuminata ad olio e l’illuminazione costavi lire 127 600. Solo il Fôro borbonico era illuminato a gaz, ma i rari fanali non si accendevano che nei tre mesi estivi. Per lo spazzamento della città e l’annaffiamento delle strade interne e di una parte delle esterne, la cifra era irrisoria, sole lire 13 277; e però non è da meravigliare, se, nonostante la passione dei palermitani per la nettezza, la città fosse tra le più sporche, ma sempre meno di Napoli, e quasi non vi fosse strada, dai cui balconi e finestre non pendessero biancherie o cenci ad asciugare.

Il regio delegato aveva introdotto rispetto ai bilanci degli anni passati, una economia di ducati 46 585,66, ma quanti altri risparmi non sarebbe stato possibile ottenere! Egli ne fu impedito, sia da ostacoli incontrati da parte di altre amministrazioni nel fornirgli le debite spiegazioni, sia da inveterate tradizioni e pregiudizii popolari, che non credette opportuno di offendere. Egli avrebbe voluto far concorrere le opere di beneficenza della provincia al mantenimento degli stabilimenti pubblici della capitale; ma il Consiglio degli ospizi gli fece intendere di non potersi contare sui legati di messe, perchè destinati in suffragio delle anime purganti; non potersi far uso dei legati a favore di persone determinate, perchè di diritto privato, e non potersi fare assegnamento sulle opere di vera pubblica beneficenza, perchè ridotte in modo, da non potersene cavare il menomo costrutto. Aveva ritenuta maggiore del bisogno la somma di ducati trentamila per l’illuminazione notturna della città e