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CAPITOLO VIII

Sommario: Continua la vita sociale — I filodrammatici — Rappresentazioni da ricordare — Ottavio Serena primo attore — Coraggio, Teresa, si va della patria! — I superstiti — Un suggeritore illustre — Idea geniale del conte di Siracusa — Dal carteggio dei Casanova — Arrivo del re di Portogallo — Ballo senza cena — Una forte perdita al giuooo — Chi era Passariello — Il oolera negli anni 1854 e 1856 — Vittime illustri — La morte di Gennarino Compagna e il suo testamento — Come avvenne il fidanzamento di Marcello Gallo — Non ostante il colera sono aperti i teatri — Una profezia — Muoiono Celio Sabini e Domenico Capitelli — Un altro infortunio — La mostra di belle arti — Biagio Molinaro e Bernardo Celentano — Morte del principe di Torella — Patrimonio e testamento — Le due Consulte e i principali consultori — Monsignor Balzano e le sue facezie partenopee — Politica ecclesiastica di Ferdinando II — Col Papa patti chiari a amici seri — L’episcopato di qua e di là dal Faro — Un vescovo ghibellino a Matera — Ricordi di quel seminario — I tre arcivescovi cardinali — Pastori bonarii e pastori zelanti — Strani contrasti — Il giuramento dei vescovi letto dal padre Passaglia alla Camera dei deputati — Il caso di monsignor Caputo vescovo di Lecce — Una lettera inverosimile — I vescovi principali della Sicilia — Monsignor Regano padre dei poveri — Monsignor Naselli nel 1880 e nel 1866 — Monsignor d’Acquisto arcivescovo di Monreale — L’episcopato e il clero di Sicilia prima e dopo il 1860.



La vita sociale è rivelata in gran parte da nella dei teatri dei giornali, riferita nel capitolo antecedente e che sarà in questo capitolo più completamente riferita. Sino al 1859, cioè sino alla morte di Ferdinando II, la vita sociale fa davvero povera cosa. Al fine di non destare i sospetti della polizia, dai quali nessuna classe andava immane, la cronaca dei grandi divertimenti offre ben poco, se se ne eccettui qualche ballo di ministro estero, perchè non tutti avevano questa abitudine, qualche rara festa a