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perdònino! la soluzione era sàtura già, nè più c’entrava una sola mica di sale. Prometto loro però di saccheggiarli alla prima occasione. Di memoria non manco nè di audacia.

Mi ajùtino intanto a discùter coi loro e miei avversari, i postillatori scontenti. Nè a questi risponderèi per le stampe se sapessi dove stan tutti di casa. Contrariamente al costituzionale principio della pubblicità ne’ giudizi, io preferisco trattare le letterarie mie càuse a porte chiuse. Qui però, del nemico, non si scorge che l’arme. Sono quindi costretto, per farmi udire da alcuni, a suonare, quale campana, per tutti.

Chiamando dunque in soccorso la scienza di Rosellini e di Champollion per decifrare la scarabocchiatura, a penna, a matita, ad unghia, che copre i lembi di questa bandiera stracciata, e cercando di sgarbugliare, coll’arcolajo della riflessione, tanta matassa di segni, sembrami che, come lavoro preliminare, la si potrebbe partire in due grandi gomitoli - quello cioè che s’avvolge sul generale pensiero del libro e quello sulla sua forma, che è quanto dire sulla idèa al minuto.

E, cominciando dall’ùltimo, e facendogli sopportare una seconda chirùrgica operazione, io mi arbitrerò anzitutto di collocare l’Opposi-