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Il volteggio a cavallo dovrebb’essere destinato a rimpinzare gli esercizi ginnastici della fanteria; e la ginnastica far parte d’esercizi ricreativi1, che si dovrebbero istituire,


    del 20 maggio 1851, tratta del maneggio delle armi: sciabola, carabina, lancia, pistola.
         «L’ordinanza inglese differirebbe essenzialmente dalla nostra per un’applicazione più estesa dei principii dell’equitazione militare e dell’esercizio delle figure del carrosello, allorchè i cavalieri hanno acquistato il loro assetto.
         Gli uomini sono provveduti di maschere e sono armati: una metà ha sciabole di legno con guardia di vinco dette basket-sticks; l’altra metà, aste di lancia. Gli si fanno eseguir prima alcuni movimenti combinati in cui s’attaccano e si difendono secondo le regole prescritte al maneggio di codeste armi; indi si formano le due riprese colle spalle rivolte al lato piccolo, si scelgono due cavalieri (uno in ogni squadra) che s’avanzano a galoppo riunito, s’incontrano in mezzo al maneggio e s’attaccano e si difendono secondo la propria ispirazione, conformandosi peraltro alle prescrizioni del regolamento.
         Questa scherma a cavallo è un esercizio eccellente come compimento del lavoro individuale; dà al cavaliere la destrezza e il vigore che gli sono necessarii a maneggiar il cavallo e le armi isolatamente con tutta la flessibilità e l’energia d’un combattente esperto; perchè riassume l’applicazione di tutti i principii che sino allora ha ricevuto e ch’è obbligato mettere in pratica con tutta la rapidità del pensiero. — Etude sur les cavaléries étrangérs. Cavalérie anglaise, pag. 50.

  1. I soldati dovrebbero esercitarsi non solo negli esercizi e nelle evoluzioni; ma eziandio alla corsa, al salto e ad altri giuochi che tendessero a renderli agili, forti e svelti.... Questi esercizi, presentati ai soldati come giuochi, ne ecciterebbero lo zelo e l’emulazione e gli renderebbero più leggieri i momenti penosi del loro stato; — lo avvezzerebbero a poco a poco a correre e a saltare, e ne renderebbero più forte il temperamento. — Studi sulle regole militari di Vegezio.
         Il B. D’Azemare nella sua opera intitolata: De l’avenir de la cavalerie così scrive: Al campo di Sathonay a Lione, noi sappiamo che durante l’inverno, il compianto generale di divisione