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la capanna dello zio tom


— «La cugina mi ha detto — replicò sotto voce Evangelina — che Iddio desidera che ci si vada: quanto noi abbiamo è tutto dono di lui: ed egli ci chiede sì poco!»

— «Che cara angioletta! — disse Saint-Clare, dandole un bacio. — Va dunque, che tu sei una buona fanciulla; e prega per me.»

— «Oh sì! io lo fo sempre» rispose Evangelina, saltando nella carrozza dopo la madre.

Saint-Clare si soffermò per qualche tempo, e mandava colla mano molti baci ad Evangelina, mentre la carrozza si allontanava: e gli occhi frattanto gli si empievano di lacrime.

— «Oh Evangelina — sclamò — quanto ti sta bene il nome che ti fu imposto! Iddio mi diede veramente in te un Vangelo!»

Stette in questi pensieri un istante: quindi prese a fumare un sigaro; lesse il Picayune, e dimenticò il suo piccolo vangelo. Forse che gli altri sono migliori di lui?

— «Vedi — disse la madre ad Evangelina cammin facendo; — è cosa lodevolissima mostrarsi benevoli verso i domestici, ma disdice molto il trattarli come se fossero amici o persone del nostro grado. A cagion d’esempio, se Mammy fosse malata, tu non vorresti certamente lasciarla porre nel tuo letto.»

— «Mi pare appunto ch’io lo farei, perchè il mio letto è migliore del suo, e mi sarebbe più facile di prestarle assistenza.»

Maria fu presa da un sentimento di vera disperazione all’udir quella replica, che dimostrava una mancanza assoluta di percezione morale.

— «Che potrò fare acciò ch’essa mi comprenda una volta?»

— «Nulla» disse miss Ofelia ricisamente.

Evangelina stette qualche tempo sconcertata e pensosa: ma fortunatamente le impressioni in quell’età si dileguano in breve. Dopo alcuni istanti ella rideva di vari oggetti che le si presentavano per via traverso i vetri della carrozza.




— «Or bene, mie signore — cominciò Saint-Clare, allorchè tutti furono seduti comodamente a mensa; — qual era oggi il programma della chiesa?»

— «Oh! il dottor G.... fece un brillante sermone — rispose Maria — un sermone che meritava esser udito da voi: vi si esprimevano perfettamente le mie idee.»

— «Dovea esser d’una utilità veramente grande — disse Saint-Clare. — Il soggetto era assai vasto.»