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Cristo capo del cantone. 1 PIETRO, 2, 3. Doveri dei sudditi, dei servi,
22  Avendo voi purificate le anime vostre 1, per l’ubbidienza alla verità, per lo

Spirito, a fraterna carità non finta, portate amore intenso gli uni agli altri di puro cuore2. 23  Essendo rigenerati ^ non di seme corruttibile, ma incorruttibile, per la parola di Dio viva e permanente in eterno. 24  Perciocche ogni carne e conie erba, ed ogni gloria d’uomo come fior d’erba; r erba e tosto seccata, e il suo fiore e tosto caduto *’. 25  Ma la parola del Signore dimora in eterno; e questa e la parola che vi 6 sfcata evangelizzata. ’

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 DEPOSTA adunque ogni malizia, ed

^ ogni frode, e le ipocrisie, ed invidie, ed ogni maldicenza-^; 2  Come fanciuUi pur oranati^, appetite il latte puro della parola ^, acciocche per esso cresciate. 3  Se pure avete gustato clie il Signore e buono *; 4  Al quale accostandovi, come alia pietra viva’, riprovata dagli uomini, ma appo Iddio eletta, preziosa; 5  Ancora voi, come pietre vive, siete edificati"’, per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per ofi’erire sacriticii spirituali, accettevoli a Dio per Gesu Cristo ". 6  Per la qual cosa ancora e contenuto nella scrittura": Ecco, io pongo in Sion la pietra del capo del cantone, eletta, preziosa; e chi creder^ in essa non sara punto svergognato. 7  A voi adunque, che credete, ella e quella cosa preziosa; ma a’ disubbidienti e, come e detto: La pietra, che gli edificatori han riprovata, e divenuta il capo del cantone, e pietra d’incappo, e sasso d’intoppo^^ 8  I quali s’intoppano nella parola, essendo disubbidienti; a che ancora sono stati posti. 9  Ma voi siete la generazione eletta; il real sacerdozio*, la gente santa, ilpopolo d’acquisto **; acciocche predichiate le virtu di colui che vi ha dalle tenebre cliiamati alia sua maravigliosa luce. 10  I quali gia non eravate popolo, ma ora siete popolo di Dio*; a’ quali gia non era stata fatta misericordia, ma ora vi 6 stata fatta misericordia.

Buona condotta da tenersi difronte at pagani; sottomissione alle autorità.

11  Diletti, io vi esorto che, come av-
veniticci

e forestieri, vi asteniate dalle carnali concupiscenzc, le quali guerreggiano contro all’anima *. 12  Avendo ima conversazione onesta fra i Gentili; acciocche, Ik dove sparlano di voi come di malfattori, glorifichino Iddio, nel giorno della visitazione, per le vostre buone opere, che avranno vedute ". 13  Siate adunque soggetti ad ogni podestk creata dagli uomini, per l’amor del Signore: al re, come al sovrano "; 14  E ai governatori, come a persone mandate da lui, in vendetta de’ malfattori, e in lode di quelli che fanno bene. 15  Perciocche tale e la volonta di Dio: che facendo bene, turiate la bocca all’ignoranza degli uomini stolti^. 16  Come liberi, ma non avendo la liberta per coverta di malizia ^’r anzi, come servi di Dio. 17  Onorate tutti, amate la fratellanza, temete Iddio, rendete onore al re ^.

Doveri dei servi cristiani.

18  Servi, siate con ogni timore soggetti a’ vostri signori""; non solo a’ buoni, e moderati; ma a’ ritrosi ancora. 19  Perciocchè questo e cosa grata, se alcuno, per la coscienza di Dio, sofferisce molestie, patendo ingiustamente*^. 20  Imperocchè, qual gloria è egli, se, peccando ed essendo puniti, voi il sofferite’"’? ma se facendo bene, e pur patendo, voi il sofferite, ciò è cosa grata appo Iddio. 21  Conciossiachè a questo siate stati chiamati ^; perciocchè Cristo ha patito anch’egli per noi, lasciandoci un esempio, acciocchè voi seguitiate le sue pedate*". 22  Il qual non fece alcun peccato, nè fu trovata frode alcuna nella sua bocca//. 23  Il quale, oltraggiato, non oltraggiava all’incontro^^; patendo, non minacciava; ma si rimetteva in man di colui che giudica giustamente. 24  Il quale ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo^, in sul legno; acciocchè, morti al peccato, viviamo a giustizia^*; per lo cui lividore voi siete stati sanati. 25  Perciocchè voi eravate come pecore erranti; ma ora siete stati convertiti al Pastore"*"*,e al Vescovo delle anime vostre.

Doveri delle moglie e dei mariti.

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 PARIMENTE sieno le mogli soggette

^ a’ lor mariti **"; acciocchè, se pur ve " Fat. 15. 9. 1 1 Giov..S. 18. 1 Piet..3. 8; 4. 8 ^ Sal. 103. 15. Is. 40. G— 8. / Ef. 4. 31. Giac. 1. 21, i Sal. 34. 8. ’ Sal. 118. 22. Mat. 21. 42. Fat. 4. 11. 1.5,16. "18.28.16. ^ Is, 8. 14. Luc. 2. 34. «0s. 1. 9, 10; 2. 23. Rom. 9. 25. < Rom. 8. 12— 14.,

  • Mat. 22. 21. Rom. 13. 1. =^ Tit. 2. 8. ^ Gal. 5. 13. ^ Rom. 1.3. 7- __.,.

ii Mat. 5. 10, ecc. "^^ 1 Piet. 3. 14; 4. 14, 15. </rf Mat. 16. 24. " Giov. 13. 15. //Is. 53. 9. Giov. 8. 46. 2Cor..5. 21. ^^ Is. 53. 7. Mat. 27. 39. «’ Is. 53. 4, ecc. «Rom. 6. 2, 11. il’Is. 53. 6. """ Giov. 10, 11, 14, 16. "" Ef. 5. 22, ecc. 982 •^Giov, 1. 13; 3. 5. <«Giac. 1. 18. Mat. 18. 3. Rom. 6. 4. * 1 Cor. 3. 2. "’ Ef. 2. 19— 22. " Rom. 12. 1. Eb. 18.? Es. 19. 5. 6. Apoc. 1. 6. " Tit. 2. 14. Gal. 5. 16, ecc. «Mat. 5. 16. 1 Piet. 3. 16.

"" Ef. 6. 5, e rif.
  1. Fat. 15. 9
  2. 1 Giov. 3. 181 Piet. 3. 8