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“Gitta il tuo pane sopra l' acque.” ECCL., 11, 12. “Ricordati del tuo Creatore.”

11 Se il serpente morde, non essendo incantato, niente meglio vale il maldicente.

12 Le parole della bocca del savio non sono altro che grazia; ma le labbra dello stolto lo distruggono*.

13 Il principio delle parole della sua bocca è stoltizia, e il fine del suo parlare e mala pazzia.

14 Benchè lo stolto moltiplichi le parole, r uomo pur non sa ci5 che ha da essere; e chi gli dichiarerà ciò che sarà dopo lui?

La fatica degli stolti li stanca; perciocchè

non sanno la via per andare alia citta.

Guai a te, o paese, il cui re e fanciullo,

e i cui principi mangiano fin dalla mattina!

Beato te, o paese, il cui re e di legnaggio

nobile, e i cui principi mangiano a tempo convenevole, per ristoro, e non per ebbrezza!

Per la pigrizia di ambe le mani il

solaio scade, e per le mani spenzolate gocciola in casa.

I conviti si fanno per gioire, e il vino

rallegra i viventi; ed i danari rispondono a tutto.

Non dir male del re, non pur nel tuo

pensiero ^; e non dir male del ricco nella camera dove tu giaci; perciocchè alcun uccello del cielo potrebbe portarr^e la voce, e alcun animate alato rapportare le parole.

Facciamo del bene mentre abbiam tempo.

1 GITTA il tuo pane sopra le acque;

"’■"’• perciocche tu lo ritroverai lungo tenapo appresso ".

Fanne parte a sette, anzi a otto; perciocche

tu non sai qual male a,werrk sopra la terra’*.

Quando le nuvole son piene, versano

la pioggia in su la terra; e quando l’albero cade, o verso il Mezzodi, o verso il Settentrione, ove egli cade quivi resta.

Chi pon mente al vento non seminerk; e chi riguarda alle nuvole non mietera.
Come tu non sai qual sia la via del

vento, ne come si formino Y ossa dentro al ventre della donna gravida; cosi tu non conosci le opere di Dio, il qual fa tutte queste cose.

Semina la mattina la tua semenza, e

la sera non lasciar posar le tue mani; perciocche tu non sai ci6 che riuscir^ meglio, questo, o quello; o se l’uno, e l’altro sark ugualmente buono.

Ben e la luce cosa dolce, e il vedere 11

sole cosa piacevole agli occhi.

Ma pure, se l’uomo, vivendo molti

anni sempre in allegrezza, si ricorda che i giorni delle tenebre saranno molti, tutto (juello che gli sark awenuto sara vanitk.

giovani si preparino alia vecchiaia e alia

morte.

EALLEGRATI pure, o giovane,

7"^ nella tua fanciuUezza; e tengati lieto il cuor tuo a’ di della tua giovanezza, e cammina nelle vie del cuor tuo, e second© lo sguardo degli occhi tuoi; ma sappi che per tutte queste cose Iddio ti fark venire in giudicio^

E togli dal cuor tuo la tristizia, e rimuovi

il cordoglio dalla tua carne; perciocche la fanciuUezza e la giovanezza sono una cosa vana/;

Ma ricordati del tuo Creatore a’ di

della tua giovanezza, avanti che sieno venuti i cattivi giorni, e giunti gli anni, de’ quali tu dirai: lo non vi ho alcun diletto^.

Avanti che il sole, e la luce, e la luna,

e le stelle sieno oscurate; e che le nuvole ritornino dopo la pioggia;

Allora che le guardie della casa tremeranno,

e i possenti si piegheranno, e le macinatrici cesseranno, perchè saranno diminuite; e quelU che riguardano per le tinestre saranno oscurati;

E i due usci d’in su la piaeza saranno

serrati con abbassamento del suon della macina; e V uomo si leverk al suon delr uccelletto, e tutte le cantatrici saranno abbassate;

E anche V uomo teraerk de’ luoghi

elevati, e avrk spaventi, camminando per la strada; e il mandorlo fiorirk, e la locusta si aggraverk, e l’appetito scaderk; perciocche l’uomo se ne va alia sua casa perpetua; e quelli che fanno cordoglio gli andranno d’intorno per le strade;

Avanti che la f une d’argento si rompa,

e la secchia d’oro si spezzi, e il vaso si tiacchi in su la f onte, e la ruota vada in pezzi sopra la cisterna;

E la polvere ritorni in terra, come era

prima’^; e lo spirito ritorni a Dio, chel’ha dato. II vero bene dell’uomo e di temere Iddio e di osservar le sue leggi.

Vanitk delle vanitk, dice il Predicatore,

o^ni cosa e vanitk.

Piu il Predicatore e stato savio, piii

ha insegnata scienza al popolo, e glieV lia fatta intendere, e ha investigate, e composte molte sentenze*.

II Predicatore ha cercato, per trovar

cose approvate; e eh che h scritto e dirittura, parole di veritk.

Le parole de’ savi son come gli stec.» Prov. 12. 13. f> Es. 22. 28. Fat. 23. 5. " Mat. 10. 42. Gal. 6. 9, 10.
  • Rom. 2. 6, ecc. / 2 Tim. 2. 22. i’ Prov. 22. 6. a Gen. 3. 19.

d 1 Tim. 6. 18, 19. i 1 Re 4. 32.