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326 la natura

1722Or giace il rame, e in sommo pregio è l’oro:
Così co ’l volger de l’età si muta
La stagion de le cose, e ciò che un tempo
1725Fu in grande onore, alfin si tiene a vile;
Altro poi sorge, e dal dispregio uscito
Più fiorisce ogni dì, più si ricerca,
1728E ogni nuova scoperta è da’ mortali
Onorata di laudi alte e stupende.
     Or come, o Memmio, fu trovato il ferro,
1731Facilmente da te conoscer puoi.
Armi prime de l’uomo eran le mani,
L’unghie, i denti e le pietre e i rami infranti
1734De le foreste; indi le fiamme e il fuoco,
Non a pena da lui fûr conosciuti;
Più tardi poi si discoprì del rame
1737E del ferro il valor; ma pria del ferro
Conosciuto del rame era già l’uso:
Però che questo è di più docil tempra
1740Ed in copia maggior. Si lavorava
Co ’l rame il suol, tra’ bellicosi flutti
Di rame armate si mescean le genti,
1743Seminavan pe’ corpi ampie ferite,
Greggi e campi rapían, chè di leggieri
Agli armati cedean gl’ignudi e inermi.
1746Indi vennero in voga a poco a poco
Le ferree spade; caddero in dispregio
Le bronzee falci; ad impiagar si prese