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libro quinto 303

1101Però che il tempo muta la natura
Di tutto il mondo, e d’uno ad altro stato
Devono trapassar tutte le cose,
1104Nè alcuna resta mai pari a sè stessa;
Migrano tutte, tutte da Natura
Sono a mutare e a trasformarsi astrette;
1107E mentre l’una imputridisce, e affranta
Da l’età langue, dal suo stato abietto
Vien fuori un’altra e chiaro lume acquista.
1110Tutta dunque così mutano gli anni
La natura del mondo, e d’una ad altra
Condizïon passa la terra, in guisa
1113Che quanto pria poteva or più non possa,
Quel che già non soffriva ora sopporti.
     E molti mostri allora anco la terra
1116A crear si provò, strani d’aspetto,
Mirabili di membra: ermafroditi
Esseri a l’uno e l’altro sesso in mezzo
1119E da l’uno e da l’altro al par distante;
Altri monchi di piedi, altri a l’incontro
Di man privi, altri muti e senza bocca
1122Nascean talora, o affatto orbi e senz’occhi;
O impedite, attaccate in tutto il corpo
Avean le membra in guisa tal, che nulla
1125Poteano oprar, nè in loco alcun ritrarsi,
Non evitare il mal, non prender cosa,
Onde avesser mestieri. Altri sì fatti