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libro quarto 241

1203Pori a le parti e agli elementi primi
Del corpo nostro arrivan le percosse,
Entro le nostre membra a poco a poco
1206Quasi un dissolvimento allor succede:
Dei principj del corpo e de la mente
Si sconvolgon le sedi; onde una parte
1209De l’alma è spinta fuor, parte si cela
Nei recessi del corpo, altra dispersa
Per le membra non può star più congiunta,
1212Nè esercitarsi in vicendevol moto:
Chè i commerci e le vie chiude Natura;
Perciò, mutati i movimenti, il senso
1215Ne l’intimo del corpo si ritira;
E, non v’essendo più presso che nulla
Che i nostri arti sostenga, il corpo tutto
1218S’indebolisce, languono le membra,
Cadon le braccia, aggravansi le palpebre,
Anche in letto i ginocchi ci si piegano,
1221E le forze rilassansi. Vien dietro
Al pasto il sonno poi, però che il cibo,
Mentre che si diffonde entro le vene,
1224Gli effetti che fa l’aria anche produce;
E il sopor che tu prendi o sazio o stanco
È gravissimo ognor, poi che più semi
1227Da più fatiga oppressi allor si turbano.
Per codesta ragion vie più profondo
È il ritrarsi che fa l’anima in parte,

16 — Rapisardi: Lucrezio.