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Li pungono e gli dan dolor sì acuto,
909Che, se ben fiero, ei non può stargli a fronte;
Mentre quei semi stessi in modo alcuno
Offendere non san la nostra vista,
912O perchè entrar non ponno, o perchè, entrati,
Sì libera dagli occhi hanno l’uscita
Da non potere con la lor dimora
915Leder le nostre luci in parte alcuna.]
     Or che sia ciò che l’animo commove,
E d’onde nasca quel che in mente viene,
918Attento ascolta e in brevi detti apprendi.
E questo affermo in pria: che varj e molti
Simulacri di cose in ogni parte
921Vagano intorno, e son così sottili,
Che, incontrandosi in aria, agevolmente,
Come tele di ragno ed auree sfoglie,
924Si congiungon tra loro: e inver, non poco
Esser deve più tenue il lor tessuto
Di quei che prendon gli occhi e in noi producono
927La visïon, se a penetrar son atti
Per li pori del corpo, e la sottile
Sostanza spirital movere in guisa
930Ch’eccitar dentro a noi possano il senso.
Noi vediamo così Centauri e membra
Di Scille e ceffi di Cerberei cani
933E immagini di morti, onde già l’ossa
In fra le braccia sue stringe la terra;