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160 la natura

     549Or, perchè tu ben chiaro intender possa,
Che insiem con l’animale e nasce e muore
Lo spirito e la lieve anima, i carmi,
552Ch’io con lunga cercai dolce fatiga
E non indegni del tuo studio invenni,
A dispor seguirò. Tu l’uno e l’altra
555Sotto un nome comprendi; e allor ch’io dico,
In grazia di parlare, esser mortale
L’anima, intendi ch’è mortal del pari
558Lo spirito, chè a tal sono fra loro
Congiunti e fan di due solo una cosa.
Prima, giacchè mostrai, che di minuti
561Atomi la sottile anima è fatta,
Più minuti di quelli, onde si forma
De l’acqua ’l fluido umor, la nebbia e ’l fumo,
564Per sua mobilità su tutto eccelle
Sovranamente, ed al più tenue tocco
Più celere si move; a quella guisa
567Che sognando vediamo alto da l’are
Sorger vapori ed esalar profumi.
Or, se tu vedi fuor da vase infranto
570Discorrer l’acqua ed il licor disperdersi,
E a l’aria dileguar la nebbia e ’l fumo,
Credi, l’anima pur solvesi e muore;
573E molto più di lor celere e presta
Si scompone ne’ primi atomi, a pena
Che sciolta dal mortal corpo si parte.