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124 la natura

Chè, se smetton dal corpo il proprio senso
E ne assumono un altro, e che mestieri
1197C’è di dar loro ciò che a lor vien tolto?
In oltre ancor, ciò che schivammo innanzi,
Fin che mutar vediamo in animati
1200Polli del volatío l’ova diverse,
Finchè la terra bulica di vermini,
Quando per piogge intempestive imputrida,
1203È lecito asserir, che nascer puote
Da cosa insensitiva altra che senta.
     Chè, se alcun dica mai, che dal non senso
1206Per interno mutar nascer può il senso,
O ver per altro, onde poi fuori emerga,
Tal quale avvien nel parto, a lui sol basti
1209Render chiaro e provar, che parto alcuno
Esser non può senza unïon di semi,
Nè mai nulla variar senza un diverso
1212Incrociar di principj. Or primamente
Sensi esister non ponno in corpo alcuno
Pria che natura d’animal sia nata:
1215Nè mirabile è ciò, poi che dispersa
Per l’aere e l’acqua e l’etere e la terra
La materia si tiene, in forme acconce
1218Non si aduna, e non dà quindi i vitali
Moti, onde sian degli animali i sensi
Che percepiscon tutto accesi e scossi